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Perché una raccolta di filastrocche sul mondo dell'opera? Il libro non nasce da un progetto preciso. È semplicemente il frutto dell'incontro di due fra le maggiori passioni (e i piccoli vizi) dell'autrice: l'amore per l'opera in tutte le sue forme ed espressioni, e la gioia di giocare con il linguaggio. Naturale che i due piaceri prima o poi si fondessero. L'operazione potrebbe sembrare irriverente, tanto più che il tono è spesso, anche se non sempre, leggero e scherzoso, e che i grandi personaggi dell'Opera parlano talvolta di sé in prima persona, in modo diverso da quello a cui ci hanno abituati. Ma l'irriverenza non c'entra, proprio perché il tutto nasce da un amore grande e incondizionato. E poi, non è forse la vita stessa un dramma giocoso? È ciò che si vorrebbe suggerire, "sottovoce e a mezzo tono", con queste filastrocche.