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"La poesia di Piero Selmi si muove tra l'incanto del quotidiano e l'attrazione per un altrove talvolta già vissuto, talaltra desiderato e anzi agognato, anche se avvolto nella nebbia, come significativamente indica il titolo della silloge. Le consuetudini non sono turbate da monotonia o squallore, ma rivelano piuttosto la magia di ogni istante, nei colori, nei sapori, nelle storie che quasi si raccontano da sole: è il fascino del mattino, quel sapore che si gusta al risveglio dal sonno e dal torpore notturno, quando anche le vecchie persiane spalancano occhi meravigliati, e sale generosa dal cuore una voce che ricorda al poeta il dono che dovrà portare a sera alla persona amata." (Cristiana Vettori)