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Fitto di quasi trecento lettere e disposto lungo un arco cronologico non amplissimo ma singolarmente denso di eventi (1794-1808), il dialogo epistolare tra il poligrafo mantovano Saverio Bettinelli, allora autorevolissimo patriarca della nostra letteratura, e il nobile lendinarese-padovano Giovanni de Lazara, collezionista d'arte e dilettante' d'erudizione, corre lungo un doppio binario. Da un lato, e in primo luogo, gli interessi storico-artistici, dall'altro, il gusto, anche e inevitabilmente aneddotico, per la cronaca letteraria coeva.