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Modena al tempo dell'ultima guerra. Lo sguardo di un bimbo curioso nel mondo, desideroso di crescere e che però reclama gli spazi dovuti all'infanzia. Tutt'intorno, i pericoli e l'incertezza di quel tempo, la fatica degli adulti che si adoperano per dissimulare l'ansia e restituire ai piccoli una parvenza di normalità. Al centro del racconto, una scoperta dolorosa. "L'ometto", come lo chiama la madre, ora dovrà crescere in fretta. Eppure, nonostante il dolore, finita la guerra la vita scorre insieme agli amici, fra le marachelle, i dispetti e le piccole grandi prove in una Modena dove i bimbi vivevano in libertà e potevano misurarsi nelle strade o sui prati senza pericolo né limitazioni. Il racconto termina con l'inizio dell'adolescenza e le prime schermaglie amorose, ma a questo punto "l'ometto" è già pronto per lasciare spazio all'uomo.