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"Voci da un mondo effimero. I saggi di Zhang Ailing a Shanghai" esplora la produzione della scrittrice cinese Zhang Ailing (1920?1995). Nel mondo sinofono, Zhang Ailing non è soltanto uno straordinario talento letterario, ma un mito sia a livello accademico che popolare, cancellato nella Cina maoista, riscoperto a Taiwan e a Hong Kong negli anni '60 del secolo scorso e tornato prepotentemente ad affascinare il continente dalla metà degli anni '80. Il volume è dedicato soprattutto all'analisi della raccolta di saggi Liuyan ?? (Scritti sull'acqua, 1945), titolo che riflette il senso di precarietà del periodo. Sono infatti parole che scorrono, portate via dall'acqua, effimere come effimera è l'epoca che descrivono, minacciata dalla guerra e dall'avanzare irruento della modernità. L'intima fusione tra desolazione e celebrazione della vita che costituisce la cifra di tutta l'opera della scrittrice, qui si incarna nell'indistricabile intreccio di disilluse riflessioni e sfolgoranti affreschi del presente, descritto con una lingua immaginifica e ricca di stimoli sensoriali, che esalta l'incredibile bellezza dei più insignificanti frammenti di un mondo in frantumi.