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Da almeno cinque anni, ovvero dall'inizio della grave crisi economica e finanziaria che stiamo vivendo, l'Europa è diventata l'anello debole dell'economia mondiale e, dietro la facciata idealista dipinta dai media, si rivela profondamente disunita anche sulle questioni politiche essenziali. Come abbiamo fatto a ridurci così? A perderci tra i codicilli sprecando quell'enorme occasione storica che è stato il 1989? Perché, di fronte all'imponente accelerazione che ha segnato il mondo degli ultimi trent'anni (rivoluzione digitale, globalizzazione dei mercati, turbofinanza), non abbiamo saputo reagire con energie innovative? Per capire le origini della situazione attuale, e soprattutto per indicare una via per uscirne, Antonio Pilati indaga, in undici capitoli, le questioni più controverse: dall'equivoco sul debito pubblico allo strano ruolo della Germania, fino all'inedito scontro di classe che va delineandosi. Aiuta a comprendere, per risolvere.