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Silloge poetica vincitrice della sezione inediti della II edizione del Premio Letterario Nazionale Elio Pagliarani 2016. Il bosco di Mrogn è luogo di una indagine. Nell'oscurità si muovono corpi, uomini armati, cacciatori, bracconieri, forse gli stessi inquirenti, alcuni testimoni, o sospetti, e si odono suoni, rumori, voci, spari, grida, passi, versi d'animali. Chi è morto? Un animale, si direbbe. Chi è scomparso? Un uomo, si direbbe - se non che anche l'uomo è un animale. Chi dà la caccia a chi, nel cupo bosco di Mrogn? Tra rapporti, sopralluoghi, dicerie, falsi allarmi, fughe, avvistamenti, indizi e congetture, quest'opera - come la materia stessa dell'indagine - pian piano si rivela, pur senza rinunciare al dubbio, all'ombra inquieta e densa come sangue dalla quale pare non si possa uscire. Perché è quell'ombra, semmai, a dover uscire da noi.