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Contro ogni damnatio memoriae e contro quel certo gusto di raccogliere testi alla rinfusa e lanciarli come "la nuova poesia", nasce questa nuova antologia sul Gruppo 93: forse meno gridata, ma sicuramente utile a fare il punto su un "fenomeno" di cui si è parlato troppo e scritto troppo poco. È divertente poter discutere del Gruppo 93 oggi, come di un fenomeno del Novecento da storicizzare ed eventualmente celebrare: tanti e tali sono stati i mutamenti socio-culturali al voltar di millennio, che anche i soli diciassette anni che ci separano dalla conclusione di quell'esperienza sono sufficienti per parlare di "un'altra epoca". I protagonisti del gruppo si sono sforzati per spazzare il campo da equivoci e testimoniare la difesa della ricerca poetica contro il lirismo, l'acquiescenza e lo sfogo emotivo di marca consumistica, dilagante nella letteratura degli ultimi decenni. In un momento storico in cui la forma-poesia è relegata in spazi davvero angusti, non potrà che apparire estremamente vitale il tentativo dei poeti qui antologizzati di mettersi in discussione, di affermarsi e di mostrare la possibilità stessa di "fare gruppo".