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Spazio e tempo non esistono, quindi non esiste la materia né il corpo né il dolore. Esiste solo la potenza del pensiero infinito, che percepiamo come energia. Noi siamo energia. La ricerca della felicità è quindi la riscoperta del nostro essere pura energia e spirito, oltre il dominio dell'apparenza e della falsa percezione. Non solo ci percepiamo come individui materiali ma, nella nostra percezione materiale, individuale e spazio temporale, disgreghiamo l'uno del pensiero infinito in una miriade di diversi individui separati ed incomunicabili. La felicità è invece un dominio energetico senza limiti. La creazione dell'universo è solo un'estrazione quantica nell'orizzonte delle infinite possibilità, che si determina e si manifesta nell'illusione di una percezione individuale. Se il pensiero non è cosciente, allora la creazione si manifesta come un'estrazione quantica casuale, via via che il pensiero si fa più cosciente, invece, l'universo perde casualità e va forgiandosi secondo coscienza e volontà. Sono dunque io il divino ed onnipotente creatore dell'universo.