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La traduzione del libro di Hutton, il monte Amiata visto da un viaggiatore inglese nel 1907. La descrizione di un tour che Hutton faceva, dopo essere stato incantato dalla visione della montagna vista dalla prospettiva di Siena, toccando tutti i paesi della cintura amiatina; e ne tracciava la storia, le tradizioni, i luoghi, le leggende, le persone, i misteri, compreso quello che si sente aleggiare ancora attorno a David Lazzaretti a cui Hutton dedica un intero capitolo e rispetto al quale incassa il giudizio per niente lusinghiero dello stesso Lazzareschi; il quale, quando pubblicherà il suo David, lo snobberà ironicamente. E forse anche per i giudizi un po' maligni di Lazzareschi, il Monte Amiata di Hutton non era stato mai tradotto. Per cui bisognava farlo. Occorreva andare a capire perché più di un secolo fa, l'Amiata aveva tanta attrattiva anche per i viaggiatori stranieri. "Toscana sconosciuta", arriva a riempire un vuoto culturale e auspichiamo possa servire come strumento per future indagini storico-artistiche, antropologiche, sociali, religiose. L'elemento che ha fatto da collante per tutti i collaboratori è stata la consapevolezza della passione che Hutton mette in questo viaggio e dunque tutti quelli che si sono cimentati nella traduzione hanno sottolineato con forza la sua emozione quasi visionaria davanti al Monte Amiata.