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La Libia è uno Stato improvvisato, inventato dalle potenze coloniali e governato per gli ultimi quarant'anni da un personaggio singolare: Muammar Gheddafi. Il Colonnello, grazie alla rendita petrolifera e alla sua sconfinata volontà di potenza, ne ha fatto uno "Stato pirata", senza precedenti nella storia del dopoguerra. Fra esperimenti rivoluzionari, sostegno a ogni movimento terroristico esistente sul pianeta e interventi armati in Africa, Gheddafi è riuscito a farsi odiare da tutti: europei, americani, arabi, africani e, soprattutto, libici. Nel marzo del 2011 la Libia viene bombardata con l'assenso del mondo intero, e il regime cade a fine agosto dopo un'inaspettata resistenza di sei mesi. Perché? Questo libro racconta attraverso documenti inediti in Italia e spietata ironia le politiche gheddafiane in Libia e all'estero, le complicità internazionali (in primis quelle nostrane), il gioco delle grandi potenze, la fine del regime. È la storia di un leader incredibile, della sua ascesa e della sua caduta.