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Il talento per la recitazione permette a Ferdinand Lieber d'inabissarsi nei personaggi fino al limite estremo della trasfigurazione nell'altro da sé. Ferdinand fa presto i conti con la benedetta maledizione di queste metamorfosi: appena bambino perde un dente per il ceffone di un padre che detesta vederlo travestirsi. Ferdinand cresce silenzioso e appartato. Unica consolazione è la tomba del fratellino morto. Quel piccolo, morto anni prima che lui nascesse, portava il suo nome e cognome e l'idea di un doppio adagiato nella terra accompagnerà per sempre le sue giornate. Inizia così la vicenda umana del grande Lieber, come lo chiameranno quando l'amore per i travestimenti confluirà nell'amore per la scena e lui diverrà "attore mai eguagliato". In un'Europa tormentata dalla minaccia della guerra, Ferdinand, gigante della scena, passa di trionfo in trionfo. Eppure, una dura rivelazione mostrerà la misera sostanza della sua arte, e sarà l'esilio. Ma una piccola isola mediterranea lo accoglie. Una ragazza, Stella, è il solo interlocutore di questi mesi di pace. E al disincanto potrebbe seguire l'ultima grande trasfigurazione.