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Con il supporto e la riproduzione fedele di quasi trenta lettere autografe di Grazia Deledda a Giovanni de Nava, Ludovica de Nava - nipote di Giovanni ricostruisce una storia, vera e quasi sconosciuta, che illumina uno spaccato della vita della grande scrittrice. È il 1894 quando Giovanni (poeta, pubblicista e conferenziere che, appena ventunenne, aspira a uscire dal mondo provinciale della Calabria) s'imbatte in novelle, versi e saggi della ventitreenne Deledda. Così decide di scriverle per iniziare un rapporto di amicizia. In breve il rapporto si trasforma in amore. Per mesi la coppia gode del suo mondo immaginario, e s'illude che tutto sia possibile. Ma la realtà sta per presentare il proprio conto: le famiglie non vedono di buon occhio la relazione, e intendono esercitare la loro influenza. Fra documento (le lettere) e finzione si snoda l'avvincente storia della passione fra la rosa di Sardegna e la quercia di Calabria, sullo sfondo della storia collettiva di fine secolo (le lotte e le conquiste del Partito Socialista, la repressione dei Fasci Siciliani, il terremoto in Calabria); verso un finale tutto a carico della finzione, ma non improbabile e tutto da scoprire.