Tab Article
A partire da un fatto, un paese, una condizione di volta in volta ritenuti emblematici di una purtroppo diffusa insensibilità per il rispetto dell'ambiente, Giorgio Todde ha scritto dal 2003 a oggi una serie di pungenti articoli per uno storico quotidiano . Questo libro li raccoglie, rendendo la testimonianza di delitti commessi a danno del paesaggio, e quindi a danno di se stessi, a presente e futura memoria. L'azione degli amministratori, 'padroni del territorio" e delle comunità che essi rappresentano. I centri storici devastati o snaturati. La confusione drammatica tra 'chi amministra e chi fa impresa" che talvolta sono la stessa persona. Il caso clamoroso della necropoli punica di Tuvixeddu. La 'debolezza culturale" della società isolana davanti al nuovo e al moderno che spinge un intero popolo a ripudiare il proprio paesaggio e dunque perfino se stesso. L'isola considerata allegoria dell'intera nazione che si divora da sé. Gli interventi di Todde disegnano anni critici durante i quali il paesaggio, peggiora con una velocità mai prima registrata. Descrive la vittoria della ferocia edificatoria sulla bellezza dei luoghi e va, per tutto questo, alla ricerca di un perché.