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L'uomo più felice del mondo: così è chiamato Matthieu Ricard (ex-biologo dell'Istituto Pasteur e monaco buddhista) dai suoi colleghi scienziati che, studiandone il cervello, hanno constatato che 30 anni di meditazione hanno atrofizzato le aree preposte alla depressione rendendo molto più attive del normale quelle del benessere. "Meditare - spiega Ricard - è mirare a uno stato di lucidità, compassione e pace interiore immenso da cui affrontare le difficoltà; pensiero, parola e azione sono allora sempre adeguati, e perciò fonte di bene per sé e per gli altri, invece che di stress". Abbiamo ora la prova scientifica che il training meditativo può stabilizzarci nella felicità.