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Luca aveva diciassette anni quando, giovanissima promessa del pentathlon moderno, dopo aver vinto diversi titoli italiani, diventa tetraplegico in seguito a una caduta da cavallo durante una competizione internazionale in Austria. Per lui è l'inizio di una nuova vita, fatta di piccole e grandi sfide quotidiane, di comprensibili momenti di sconforto ma anche di caparbia determinazione per la conquista di nuovi traguardi, costantemente sostenuto dagli affetti familiari e soprattutto da una forza d'animo e di volontà straordinarie. Nonostante sia costretto sulla sedia a rotelle, torna a praticare sport a livello agonistico, partecipando a quattro edizioni dei Giochi Paralimpici e conquistando in tutto otto medaglie d'oro, sei d'argento e una di bronzo, che gli regalano il titolo di atleta paralimpico più medagliato dell'era moderna. Percorre una brillante carriera di dirigente sportivo e si impegna fortemente per la nascita e la crescita del movimento paralimpico italiano. Oggi Luca Pancalli è un uomo sereno, affettuoso padre di famiglia e protagonista di una carriera importante, e la sua vita una eccezionale vicenda umana, sportiva ed esistenziale, raccontata con empatia dall'amico giornalista Giacomo Crosa, che l'ha resa un romanzo e un esempio di cosa voglia dire essere uomini di sport nell'anima.