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Meraviglia ed estasi, l'effetto che promette di suscitare nel visitatore l'opera del pittore romano contemporaneo Luciano Ventrone. Un mondo di luce, colore, forma, scenografia e illusione, al fine di creare immagini dalla forte spettacolarità. A partire dalle proverbiali nature morte, tradotte sulla tela con l'inconfondibile cifra pittorica di una tecnica senza imperfezioni: fiori e frutta sono tra i soggetti più indagati dall'artista, a cui lo stesso attribuisce allusioni simboliche. In mostra e in catalogo circa venti opere, compresi due rari nudi che rappresentano un momento di riflessione sulla bellezza spirituale del corpo femminile e sulla sua plasticità. Completano, infine, due paesaggi inediti, "Silvi Marina" e "I racconti del vento", rispettivamente una marina e un deserto, vere istantanee di luce e colore, dove il sole sostituisce la luminosità elettrica delle nature morte.