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Immaginate di prendere in mano il telecomando della Tv e premere il tasto fast-forward, avanzamento veloce. Leggere questo libro sarà come far scorrere sullo schermo/pagina cinque anni di immagini televisive. Battute, controbattute, ragionamenti, insulti, contraddizioni, appelli alla ragione e al sentimento e quant'altro il linguaggio della politica ha offerto agli italiani nel tentativo di creare consenso. Può sembrare l'elogio del 'bla, bla, bla', e in parte lo è. Laddove lo scorrere frenetico di immagini e parole televisive può apparire l'aspetto meno nobile della comunicazione politica, esso rappresenta d'altra parte - e in massima parte - ciò che gli italiani hanno ascoltato e visto della rappresentazione politica: dunque la loro fonte primaria di informazione politica. Ciò che leggerete in questo libro, infatti, è stato visto e ascoltato dai milioni di italiani che, notoriamente, guardano molto la televisione e leggono poco i giornali. Per questo, ma non solo, non si può ragionare di comunicazione politica a prescindere dai volti e dalle parole trasmesse in Tv. Significherebbe fare l'analisi di una comunicazione muta. Postfazione di Gianpietro Mazzoleni.