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Stefania è una donna sulla quarantina, in crociera con marito, fratello e cognata, per una vacanza da sogno che si trasformerà in un incubo. Abita con Alberto, da appena due anni a Reggio Emilia, dopo aver vissuto per qualche tempo in un paesino della Svizzera tedesca dove si era recata in gioventù in cerca di un lavoro meglio remunerato; qui aveva vissuto una tormentata storia d'amore con un giovane indiano. Una relazione fatta di sofferenze, d'incomprensioni, di litigi per lo strano rapporto amoroso che fra i due si era instaurato e di cui lei non era affatto soddisfatta. Alla rottura era seguita la scomparsa di Daniel di cui lei non aveva più voluto sapere alcuna notizia. Tutta la loro storia, creduta da Stefania ormai dimenticata, riemerge dal cassetto della memoria, con il suo carico di rabbia e di dolore, quando durante la crociera, a uno scalo, le sembra di rivedere il suo grande amore salire sulla nave. Inizia allora il suo tormento e cresce la collera che ben presto si trasforma in odio, un odio profondo e feroce che la sconvolge. Un romanzo impietoso, che penetra nell'abisso dell'anima e mette a nudo la fragilità dei sentimenti e la facilità con cui ognuno di noi può arrivare a compiere azioni malvagie.