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Sergio Collura si risveglia dal coma, causatogli da un grave incidente stradale, privo di memoria. Rendendosi conto che, senza riacquistare piena consapevolezza del proprio passato, non può vivere serenamente, dà avvio a una faticosa indagine - una sorta di detection dell'Io - che lo porterà a scoprire verità inquietanti; la moglie e la sua segretaria, se da un lato mostrano di sollecitare e favorire il recupero della sua memoria, dall'altro apparentemente lo ostacolano, proponendogli una falsa immagine di se stesso nonché tacendogli molte cose importanti: perché? C'entra forse la mafia, come insinua Emilio, un suo giovane amico? E, ancora, chi è Billonia, quale mistero nasconde questa giovane donna dalla bellezza incomparabile, che vive nella dependance ed esce, solo di notte, in un inquietante e marcescente giardino barocco per deporre fiori sopra il tumulo di un gatto, che forse non è mai esistito? L'autore utilizza la metafora della memoria come simbolo della consapevolezza e invita il lettore a gettare uno sguardo disincantato e impietoso su un'esistenza apparentemente normale e, al contempo, su una città, Catania, che si fa emblematica della Sicilia tutta.