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In un piccolo paese della Sicilia, tra le reti dei pescatori e la benevola "protezione" di don Vito, l'arrivo di un bambino rinnova la gioia di una famiglia già baciata dalla sorte: un padre che finalmente ha coronato il sogno di anni di duro lavoro, acquistando la casa bianca sul promontorio, e una madre giovane, bella e premurosa. Ma le voci nel paese girano e avvampano a ogni colpo di vento, i commenti sono sempre gli stessi: troppa fortuna per un pescatore, ognuno deve stare al proprio posto. E la nascita di Anomalia, come tutti lo chiamano a causa della sua bizzarra "malattia", forse è il segno di un destino superiore, il colpo provvidenziale che ristabilisce l'ordine. La società e chi ne manovra le sorti sapranno approfittare di quel ragazzo-prodigio: la sua "anomalia" è una rarità che offre l'occasione per arricchirsi, per speculare sul dolore altrui attraverso la maschera ipocrita del buonismo e di un falso soccorso. Soltanto Carmine, il padre, sa che non esiste malattia se non negli occhi di chi guarda, nelle orecchie che si offrono ai pettegolezzi, nell'ingenua buonafede delle persone semplici.