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Colombia, anni Ottanta. Un ingegnere italiano fa il suo ingresso in un Paese meraviglioso, dove la natura crea scorci paradisiaci e le mille mescolanze di razze hanno plasmato donne dal profilo di sogno, creature che al ritmo di salsa abbandonano ogni scorza terrena per mutarsi in farfalle danzanti. Ma al di là di una sottile cortina di fumo, dove le piantagioni di canna da zucchero si rinnovano sotto il sudore di un popolo leale e dignitoso, un altro mondo irrompe in città, stupra, uccide e distrugge in nome di sacchi di banconote da cento dollari e della neve da far scendere sugli States. Il narcotraffico e la guerriglia sono vistose cicatrici sul volto splendido di una terra oltraggiata, sono ostacoli entro i quali anche l'amore deve farsi sfida di sangue per sopravvivere. I Cartelli della droga arrivano ovunque, stanano i sapos, i traditori, e li freddano ai tavoli dei bar in piazzette assolate, anche quando una donna colpevole soltanto di amare prende in mano il proprio destino e, tra le righe di una Bibbia, segna col rossetto alcuni versetti dell'Apocalisse; sulle labbra una sola parola: perché? Da esperienze realmente vissute e dalla conoscenza profonda dell'anima della Colombia, l'autore dipinge un affresco autentico e vivo di una delle pagine più drammatiche della storia contemporanea.