Tab Article
Potrebbe essere la storia di un'infanzia normale di un bambino degli anni Settanta. Con un po' più di verde a disposizione di oggi, giochi in cortile anziché davanti alla Playstation, merende dai nonni, il miracolo della televisione che diventa a colori, una famiglia allargata presente e variegata... e in parte lo è, anche se poi Hape Kerkeling è diventato un adulto un po' "speciale", forse il più famoso attore comico tedesco. E in parte no, perché nella vita di Hape bambino c'è una cesura segnata da un evento "indicibile": il suicidio della madre. Kerkeling racconta questa storia, che è una storia terribile, ma anche lieta, perché le figure femminili che lo hanno accudito, le nonne e le zie, hanno saputo dargli quell'amore di cui aveva bisogno e quella normalità a cui aveva diritto, e perché fra le macerie del suo "personale dopoguerra" Kerkeling ha salvato, per salvarsi, la sua innata vena comica e l'ha trasformata, da infantile e spensierata, in virtuosismo d'attore.