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Il restauro professionale richiede oggi una conoscenza sempre più profonda e critica dei problemi verso i quali si è in procinto di intervenire. Analisi superficiali e approssimate delle problematiche farebbero incorrere, come troppo spesso è stato in passato, in restauri di durata effimera, se non causa di nuovi danni. Tra i problemi più stringenti vi sono quelli dovuti alla presenza di sali solubili associati a movimenti di acqua, una situazione ricorrente. Purtroppo nei monumenti antichi sali solubili sono infatti quasi sempre presenti ed altrettanto ineliminabili. Con essi occorre fare i conti, ricercando soluzioni in grado di limitare al minimo i danni che procurano alle strutture lapidee, agli affreschi, ai mosaici. I trattamenti dell'ossalato di ammonio e del fosfato di ammonio, emersi a partire dagli anni 2000, rappresentano un passo avanti importante per la conservazione del patrimonio esposto all'aperto, in particolare se costituito da materiali carbonatici.