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Novi Ligure - oggi compresa all'interno dei confini del Piemonte, ma istituzionalmente legata a Genova dal Cinquecento sino alla fine del Settecento - vive in epoca barocca una profonda trasformazione urbana grazie ai genovesi che costruiscono i loro palazzi entro le mura e acquistano terreni e masserie nella campagna circostante. Sono almeno venti i palazzi edificati a partire dalla prima metà del Seicento sino alla fine del Settecento nella capitale del cosiddetto Oltregiogo genovese e abitati durante la villeggiatura dalle più importanti famiglie aristocratiche del capoluogo ligure: Adorno, Balbi, Brignole-Sale, Centurione, De Franchi, De Franceschi, Doria di Montaldeo, Doria di Tursi, Durazzo, Franzone, Lomellini, Negrone, Negrotto-Cambiaso, Pallavicini, Sauli, Serra, Spinola. Sedi occasionali degli appuntamenti stagionali delle fiere di cambio secentesche, ma soprattutto alloggi per le personalità di passaggio, residenze per i governatori eletti, luoghi di deposito dei raccolti provenienti dalle masserie e dalle campagne circostanti, questi palazzi di villeggiatura ispirati a modelli genovesi risaltano ancora oggi all'interno del compatto tessuto cittadino...