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Nel contesto delle ricerche figurative del Novecento ispirate dalla memoria della Grande Guerra, la rappresentazione degli eventi bellici proposta dal pittore Antonio Giuseppe Santagata (Genova 1888 - Mulinetti 1985) nei suoi cicli decorativi per le Case dei Mutilati e per altri edifici istituzionali si caratterizzò per una spettacolare resa espressiva che si può ritrovare nell'incisivo impianto compositivo e nelle eccezionali dimensioni dei suoi cartoni preparatori. Grazie alla sua amicizia con Carlo Delcroix, presidente dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, Santagata, partito volontario e ferito durante un attacco sul Sabotino, fu coinvolto nella decorazione delle principali Case del Mutilato, diventando così uno tra i principali protagonisti di quella grande stagione della pittura murale che contrassegnò la ricerca artistica italiana tra le due guerre.