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Gli schiavi sono gli uomini e donne di condizione servile che svolgono i lavori più pesanti nell'agricoltura come nell'artigianato e, nelle dimore private, le mansioni di serve domestiche, balie, badanti, concubine del padrone e oggetto delle attenzioni degli altri uomini della casa. Vittime di guerre, razzie e povertà, provengono dalle coste saracene, dalla Sardegna, poi dal grande mercato del mar Nero: sono tartari, russi, abkhazi, circassi, zichi, magiari, ungari, bulgari, greci, mingreli, lazi, più tardi albanesi, bosniaci, valacchi, mori di Malaga e Granada, ebrei della diaspora sefardita, turchi. Sono la "merce umana", voce primaria nell'economia della Genova medievale. Come schiavi non hanno diritti; se liberati, si integrano nella società, formano una famiglia, diventano a tutti gli effetti cittadini di Genova...