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Un ritratto di Murta, quartiere alle spalle di Genova, in uno spaccato di storia di circa due secoli: una raccolta di episodi e di ricordi, ricerche bibliografiche, dall'archivio parrocchiale e soprattutto dalla memoria dei narratori del paese. semplici, legati alla vita e ai costumi del paese. Spesso hanno spunti ironici. L'episodio più datato risale al 1790, quando uno studioso dell'epoca si convinse d'aver scoperto un nuovo minerale. Successivamente una serie di brevi racconti sono distribuiti in uno spazio temporale che arriva fino alla metà del secolo scorso. In essi si parla di contadini, di villeggianti, di maestre e di scolari, di cacciatori, di fantasmi, di tesori dissepolti e di nonna Rosina, considerata la prima esponente "NO-TAV" della storia. I protagonisti sono "villani", villeggianti e occasionali visitatori, personaggi ormai sfuocati dal tempo, ingialliti nella memoria come le tante foto d'epoca che accompagnano queste storie e dove un lettore del "posto" potrebbe, a sorpresa, riconoscersi nell'immagine di un suo lontano ascendente.