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Promuovere la "riscossa della cooperazione" dopo la repressione squadrista del movimento fra il 1922 e il 1924 era l'intento di Biagio Riguzzi e Romildo Porcari nel pubblicare presso Gobetti questo volume. Uscito nel maggio 1925, anche grazie all'interessamento di Riccardo Bauer, La cooperazione operaia nasceva dalla lunga riflessione teorica e dalla personale esperienza sul campo di due esponenti del socialismo riformista parmense e intendeva dimostrare con un'ampia documentazione che l'organizzazione cooperativistica apportava indubbi vantaggi, favorendo l'aumento dei redditi e contrastando i mali tipici del modello economico capitalistico. La ripresa delle forze popolari di opposizione, dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti, fu tuttavia di breve durata. Il fascismo irreggimentò ben presto il movimento cooperativo nel Sindacato Italiano Cooperative, mentre la riflessione di Riguzzi e Porcari potè essere ripresa soltanto dopo la caduta del regime.