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Nel 'libro seghreto' di Bongianni Gianfigliazzi si concentra quasi un secolo di avventure e di successi. L'universo di un mercante fiorentino che nei suoi primi trent'anni solcò le acque del Mediterraneo e del Mare del Nord commerciando lana, argenti, oro, spezie e poi concretizzò il suo ingresso nelle istituzioni della Firenze del pieno Rinascimento, operando per conto del suo più intimo amico, Lorenzo il Magnifico; l'effervescente temperie politica; la sterzata stilistica inferta alla storia dell'arte dai grandi pittori rinascimentali; la fase di gestazione di quella esplosione di genialità che pochi anni dopo avrebbe regalato alla civiltà occidentale le intuizioni di Amerigo Vespucci, di Leonardo da Vinci, di Francesco Guicciardini. Tutto questo traspare dalle 'Ricordanze' del Gianfigliazzi, un manoscritto autografo nel quale l'autore raccolse avvenimenti, battaglie ed intrighi politici, catturando il lettore e spingendolo ad interrogarsi non solo sugli accadimenti coevi al "narratore", ma anche su come una realtà anteriore di sei secoli possa ancora insegnare in termini di sensibilità civica e di stimolo al miglioramento.