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In tutto il corso della sua esistenza Giovanni Giudici (1924-2011) ha affiancato all'attività poetica e di traduttore l'impegno civile, soprattutto nella lotta antifascista; la formazione cattolica e il lavoro nell'industria, sono i perni sui quali si fonda il suo interesse per la vita pubblica; pertanto, l'intreccio di letteratura e politica può essere considerata la cifra distintiva della sua poesia. Vincitore di numerosi premi letterari, il suo incontro con importanti intellettuali della sua generazione - da Adriano Olivetti a Franco Fortini, da Eugenio Montale a Elio Vittorini - e le feconde collaborazioni con i giornali e le riviste dell'epoca, ne fanno uno dei protagonisti del nostro '900. In questo volume, tra i più importanti lettori di Giovanni Giudici si confrontano sui più differenti aspetti dei versi, delle traduzioni, delle letture, delle annotazioni diaristiche e della corrispondenza di questo poeta, la cui opera merita sicuramente d'essere approfondita.