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Pochi scrittori hanno saputo raccontare l'Italia con la stessa libertà di sguardo di Giovanni Comisso, in modo così estroso e zingaresco. Definito autore da vela e non da scrittoio, Comisso è stato davvero un narratore "dalle suole di vento", un "battello ubriaco di golfi e di mari" che "ha divorato il dono della vita non chiedendosi nulla". Viaggia là dove non arrivano i treni, visita città e contrade dimenticate alla scoperta di un'Italia recondita, fuori dalle rinomanze turistiche; ogni occasione, per lui, si trasforma in un'avventura, ogni paese nasconde una sorpresa, ogni dettaglio rivela una bellezza nascosta. In questo libro sono raccolti alcuni tra i suoi migliori racconti di viaggio lungo il nostro Bel Paese, a partire dagli anni '20 fino agli anni '50, quando l'ombra della distruzione di quel mondo iniziava a profilarsi. Nell'antologia emergono contemporaneamente l'immagine di un paese umile e incantevole che non c'è più e il ritratto di uno scrittore tra i più originali che la nostra letteratura abbia conosciuto.