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È un fatto: il razzismo in Italia è legittimo. O almeno così sembra. Il libro analizza come, a partire dalle proposte sicuritarie del governo Berlusconi, dalle trasformazioni avvenute nel mercato del lavoro e dall'involuzione culturale che ha interessato la sinistra e il mondo dell'informazione, le politiche della paura hanno mutato i comportamenti quotidiani trasformando gli stranieri in nemici, legittimando l'ostilità xenofoba e la violenza razzista, sino a risuscitare i pogrom di antica memoria. Il libro prevede diversi interventi tra cui un'analisi dei nuovi provvedimenti legislativi di importanti giuristi come Caputo e Vitale, un esame del rapporto tra immigrati e lavoro a cura di Enrico Pugliese, un testo sul fenomeno dei Rom di Fulvio Vassallo Paleologo e un'analisi del linguaggio dell'informazione sui temi dell'immigrazione di Giuseppe Faso. In conclusione il libro offre un prontuario di buone pratiche contro il razzismo e per i diritti degli immigrati.