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La descrizione de "i quattro pilastri" su cui poggiare il progresso dell'umanità è anche appropriata alla particolare crisi attuale che ha riportato alcune delle migliori democrazie occidentali su un vero e proprio baratro fallimentare. Partendo dal più lontano Socrate il quale meritò la morte per aver capito, passando al Cristo, anch'Egli destinato a soccombere, ma addirittura con una morte straziante, e poi Galileo Galilei il cui destino sarebbe stato lo stesso, e, infine, l'ultimo da considerare di quei pilastri, il più vicino a noi, rappresentato da quel dotto scozzese di nome Adam Smith, che tanto ha contribuito a far comprendere il modo col quale ogni nazione può raggiungere uno stato di benessere generalizzato utilizzando i grandi vantaggi che possono derivare dalla divisione del lavoro e dagli scambi.