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Giuditta governa un harem cinque uomini che hanno liberamente scelto di farne parte. Vivono nudi in cucce ed hanno collare e guinzaglio alla maniera dei cani. L'harem nella storia di Giuditta rappresenta non solo la manifestazione dei gravi disturbi della protagonista nell'area della sessualità ma rappresenta anche la manifestazione attuale di un'antica storia di abusi subiti da bambina e di un desiderio di vendetta a lungo coltivato e infine realizzato. Cinque pedofili sono assassinati senza pietà in due continenti, tre in America, due in Italia, a Firenze. I loro corpi vengono ritrovati sotto un grande albero di magnolia sostenuti da paletti e con una gamba alzata alla maniera dei cani che fanno la pipì. Tutte e cinque le vittime sono prive dei genitali, tagliati e mai ritrovati. Stessa scena del crimine e stesso modus operandi per i cinque omicidi. Uno psicoterapeuta impegnato in un tragico dilemma: denunciare o tacere? Cosa decideremmo al suo posto? Riuscirà a convincerci della sua scelta?
