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Ruggero Mentasti - o Stefano Zemella, in una vita precedentemente consumata ha militato nelle Brigate Rosse degli anni '70, restando sempre ignoto alla giustizia. Abile nel sommergere il proprio presente in una solida apparenza borghese, è convinto che nessuno gli chiederà più conto di possedere la verità sulla fine di Aldo Moro. Ma rapito nel 2007 a Roma da un'agenzia di intelligence diretta dall'armeno Alek Skàturian, Mentasti passa 55 giorni di buia segregazione a scavare nei ricordi degli anni di piombo per stendere il memoriale definitivo sui giorni di smarrimento seguiti a via Fani. Dalla cella degli interrogatori, il sequestratore ora sequestrato detta così un racconto che si snoda su molteplici livelli, dai fetidi sotterranei metropolitani agli attici di rappresentanza del Sistema, evocando la lotta mortale tra i venditori di false verità, indispensabili al Potere per goderne tutti gli abusi.