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Niente più cartellino da timbrare a orari fissi, addio alla pausa pranzo, per non parlare della scrivania personale. Lavorare meno - forse - ma ovunque e anche, perché no?, avanti con gli anni. L'orario settimanale potrebbe scendere anche a 30 ore, in cambio di una ridefinizione del concetto stesso di weekend. Il rischio di commistione è alto, ma flessibilità e lavoro remoto sembrano i valori più ambiti oggi dalla stragrande maggioranza dei lavoratori. Sì, il lavoro sta cambiando, e radicalmente secondo Richard Donkin, il più autorevole studioso britannico di lavoro e occupazione. I mutamenti dei modelli di vita e il decisivo impatto delle nuove tecnologie stanno determinando cambiamenti radicali nel mondo del lavoro e nel nostro rapporto con esso. È in atto una vera e propria rivoluzione nei comportamenti sociali e negli atteggiamenti culturali, e le trasformazioni in corso stanno marcando una svolta nella vita lavorativa degli individui non meno significativa di quella impressa dalla nascita della fabbrica al tempo della Rivoluzione industriale. Difficilmente i luoghi di lavoro di domani assomiglieranno a quelli dove hanno svolto le loro mansioni i nostri genitori. Questo cambiamento reca in sé i germi di una società migliore, ma solo se riusciremo a comprendere le nuove forze all'opera e a gestirle. In questo libro quanto mai tempestivo, Donkin presenta fondate ragioni per l'introduzione di nuove politiche di stringente urgenza, mirate non soltanto all'occupazione, ma anche a far giustizia di obsoleti postulati...