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L'Africa è tornata in circolo. Non è più il continente povero, ma un convoglio in marcia composto da gruppi di stati, diversi tra loro ma che presi nel loro insieme hanno iniziato ad assumere una rilevanza strategica. Stadi avveniristici, completati con mesi di anticipo per il mondiale di calcio. Il Rwanda, che in pochi anni passa dal genocidio ai primi posti nelle classifiche mondiali della crescita e della trasparenza amministrativa. La Cina che sbarca nel continente costruendo strade, porti, ferrovie. Bonifici bancari, consulti medici e acquisti online che arrivano nei villaggi più sperduti grazie ai telefonini. L'Africa di cui ci parla questo libro è un paese dalle enormi potenzialità e in grado di affrontare grandi sfide. Un continente di immense risorse sulle quali hanno messo l'occhio le multinazionali del petrolio, gli sceicchi, i colossi dell'industria agroalimentare. la finanza internazionale, le grandi compagnie petrolifere di tutto il mondo, Cina inclusa. Una nuova ricchezza che una generazione emergente di leader spesso capaci ma anche con forti inclinazioni autoritarie deve imparare ad amministrare.