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"Stiamo vivendo un periodo sbilenco politicamente, socialmente, terapeuticamente, umanamente. Perciò godersi queste pagine vere, gaudiose, disperse fra terra e cielo, tra arte raffaelliana e sconvolgente semplicità contadina, rinfresca l'aria e l'anima e ci dà un po' di respiro". (Dal Saggio introduttivo di Don Antonio Mazzi). "È davvero strepitoso ciò che si scopre immergendosi in quest'appassionata storia di famiglia, discretamente nascosta per oltre un secolo, ed ora non più taciuta dall'autrice, per rendere giustizia a Vincenzo Peruggia, del quale non è stata finora sviscerata l'autentica personalità. Egli, molto più simile a un don Chisciotte o a un D'Artagnan, animato non tanto di patriottismo, quanto della forza più grande di tutte, che fa commettere le follie più temerarie, e cioè l'amore". (Dalla Prefazione di Roberto Allegri)