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Il volume si propone come un'agorà di confronto a più voci sul tema della Rivoluzione, considerata da una prospettiva sia teorica che storica. Cosa s'intende per "rivoluzione"? Quali sono i suoi criteri interpretativi? È possibile darne una definizione? È rivoluzione solo quella moderna, legata al tempo lineare e progressivo, e non anche quella anticamedievale, legata al tempo circolare e ciclico della revolutio orbium coelestium? È sempre pura la rivoluzione o è affetta, talvolta/sempre, da uno spirito di rigenerazione? È una "rottura" oppure implica una continuità? E nel tempo lungo, qual è il rapporto trarivoluzione ed evoluzione? Infine: è da intendersi per rivoluzione solo la rivoluzione politica e istituzionale o anche la révolution des esprits?