Tab Article
Questo affascinante album fotografico contiene ritratti davvero singolari in cui protagoniste sono le mani: mani segnate da profondi solchi; mani callose, nere di terra, sapienti mani di persone comuni, per lo più nepalesi e tibetane, che il noto fotografo-alpinista Fausto De Stefani ha voluto immortalare con scatti dai colori vivacissimi durante i suoi viaggi. Il senso di questo reportage nasce da una domanda: perché cade a pezzi la civiltà dei consumi? L'autore si dà una risposta: «siamo "a remengo" perché abbiamo dimenticato le mani e il senso della fatica»; e azzarda una profezia: «gli uomini dalle mani "sporche" si salveranno, gli altri no». Le immagini, composizioni evocative e di alta qualità, sono una celebrazione della spiritualità naturale che questa gente, ospite delle montagne più vicine al cielo, sembra esprimere anche attraverso le mani, semplice attributo anatomico ma prezioso strumento che permette all'uomo di lavorare, comunicare e sopravvivere, nonché di rielaborare le risorse della terra in una dimensione di rispettosa gratitudine.