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Perché studiare oggi la questione meridionale? Non soltanto perché essa è ancora, pur in termini diversi dal passato, drammaticamente attuale, ma perché è da sempre una questione cruciale della storia del nostro Paese. Il libro propone la rappresentazione del Meridione rurale d'Italia da parte di tre grandi autori: due scrittori, Carlo Levi e Rocco Scotellaro, e un regista, Vittorio De Seta. Li accomuna una linea evolutiva simile nella riflessione sulla questione meridionale soggetta nel tempo a mutamenti, grazie a uno sguardo aperto a cogliere, e perfino a prevedere, le grandi trasformazioni socio-economiche e culturali che hanno cambiato il volto del Meridione. La questione meridionale, in questi tre autori, diventa anche un'occasione per riflettere più in generale sul rapporto tra futuro e passato, sul vero progresso, sulla società dei consumi, con spunti critici che anticipano quelli di Pasolini. Lo sguardo poetico ha permesso loro di scorgere nel Meridione rurale non più soltanto il passato della civiltà attuale, ma anche valori che diventano risorse per ripensare il futuro. Nel corso del testo, si fa strada l'idea del carattere insostituibile di una visione poetica sulla realtà, in grado di cogliere alcune "verità" che altrimenti resterebbero nascoste. Prefazione di Luigi M. Lombardi Satriani.