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La fase protostorica della moderna istituzionalizzazione delle olimpiadi da Atene (1896) a Berlino (1936) vede il consolidarsi dello sport agonistico come condivisione di valori comuni che sussumono in regole tanto da far ripensare lo stesso sport dal punto di vista della sociologia del diritto come un'accettazione di norme insite nella dinamica dei Giochi Olimpici. Da ciò la possibilità di spiegare lo stesso diritto come una forma interna dell'azione e non solo come mero guscio esterno di un contenuto allogeno. Ma il punto finale di tale fase protostorica dei primi decenni del Novecento è rappresentato dall'approdo dei Giochi Olimpici a Berlino in pieno regime nazista con l'interpretazione dominante delle regole insite nel fenomeno agonistico come liturgia di una volontà di potenza prodromica della tragedia bellica e presaga della grande catastrofe mondiale. Il lavoro ripercorre con un taglio di analisi storico-sociologico il periodo considerato, collegando la vicenda olimpica con il mutamento culturale e mediatico della società dell'epoca segnata da vicende assolutamente inedite che hanno determinato anche la narrazione dei primi decenni del secolo scorso.