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Prendendo le mosse da un convegno tenutosi al Museo Giorgio Kienerk di Fauglia nel 2009, "Giorgio Kienerk e il Simbolismo in Toscana" mette a fuoco per la prima volta con organicità e con un taglio interdisciplinare (attraverso le arti, la filosofia, la letteratura, il cinema) il contributo della Toscana al complesso dibattito sul Simbolismo nazionale e internazionale, attraverso fondamentali luoghi di confronto come la Biennale di Venezia. Partendo dalla figura di Giorgio Kienerk il volume segue le tante strade imboccate da artisti di nascita toscana, o che con Firenze e la Toscana hanno intrecciato rapporti di vicinanza, per superare i principi veristi: dal paesaggio "stato d'animo" degli anni Ottanta dell'Ottocento, attraverso il Divisionismo, fino al Simbolismo idealista che attorno al 1900 dà forma alle tensioni irrazionalistiche della società umbertina, attratta dallo spiritualismo e dalla teosofia.