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Nel nostro Paese, negli ultimi venti anni, la normativa relativa agli appalti di lavori pubblici ha avuto una continua evoluzione per la necessità di dover recepire le direttive emanate dalla Unione europea. A livello nazionale si è cercato inoltre di contrastare la piaga del lavoro nero e irregolare, il rischio di infiltrazioni mafiose e di coordinare la normativa sugli appalti con quella relativa alla tutela della salute e della sicurezza nei cantieri. Per quanto riguarda specificatamente la parte esecutiva dei lavori è sempre stato molto utilizzato, sia per i lavori pubblici che privati, l'istituto del subappalto che può assumere forme diversificate come cottimo, nolo a caldo e a freddo, fornitura a piè d'opera e con posa in opera. Nel testo si è cercato prima di tutto di evidenziare le numerose modifiche che, relativamente alle diverse forme di subappalto, sono state introdotte dal Codice appalti (d.lgs. 50/2016, come modificato dal d.lgs. 56/2017) e dalle linee guida ANAC già pubblicate. Sono state riportate anche le modalità di utilizzo dell'istituto dell'avvalimento che, malgrado sia possibile utilizzare da parecchi anni, è ancora poco conosciuto anche dagli addetti ai lavori e che consente a un operatore che intende partecipare a una gara di appalto pubblica e che non possiede tutti i requisiti richiesti dal bando, di "avvalersi" dei requisiti e delle capacità di altri soggetti. Nel complesso il nuovo Codice appalti ha previsto, a carico delle stazioni appaltanti, numerosi e precisi obblighi di controllo nei riguardi delle imprese affidatane che utilizzano subappalti e avvalimenti, al fine di assicurare il corretto svolgimento dei lavori e di evitare contestazioni e ricorsi da parte delle imprese esecutrici e sanzioni da parte dell'ANAC. Nel volume sono riportate numerose sentenze del Consiglio di Stato, del TAR e di Cassazione che sono utili per chiarire le modalità di corretta applicazione degli articoli del Codice.