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Il "Convitato di Vetro" è il software, impiegato ubiquamente dagli ingegneri almeno da vent'anni, ma sconosciuto ai più, ed in specie ai normatori, nelle sue caratteristiche logiche e formali essenziali. In questo libro Roberto Spagnuolo, esperto di sviluppo software per l'ingegneria strutturale e titolare di una nota software house italiana, ci fa vedere come sia illusorio credere che il software ed il formalismo matematico ad esso spesso associato possano cancellare le incertezze e i problemi, sostituendo ad essi certezze che di fatto poi si rivelano come illusioni. Il libro ripercorre anche l'esperienza del suo autore dalla metà degli anni '80 sino ai giorni nostri, è un racconto godibile, pieno di riferimenti originali, qualche volta utilmente provocatorio, della progressiva trasformazione del software da nuovo strumento tutto da esplorare, quale era all'inizio degli anni '80, a predittore assoluto di precisioni impossibili ed inesistenti quale è percepito in questi anni. Molto interessante è anche la critica all'abuso del linguaggio matematico e formale, visto come possibile metodo per dare crisma di infallibilità ad ipotesi a volte azzardate, se non addirittura infondate. Ne consegue una profonda riflessione sull'impianto che è stato dato alle normative più recenti, anche alla luce della sostanziale insostituibilità del "Convitato di Vetro". La lettura di questo libro può molto aiutare i non addetti ai lavori.