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Per raccontare una singola storia - ha scritto Calvino - qualunque narratore "allontana da sé la molteplicità delle storie possibili". Oggi, però, le cose vanno diversamente, e ogni storia sembra esistere proprio in virtù degli innumerevoli sviluppi, variazioni, moltiplicazioni, supplementi che le gravitano intorno o che è capace di generare. Sullo sfondo di quella che viene spesso definita cultura del riciclo e di un'esperienza del testo dilatato, espanso, centrale nella nostra contemporaneità, questo libro si concentra su un particolare tipo di operazione testuale - la continuazione - cercando di distinguerla rispetto ad altre pratiche (riscrittura, adattamento, remake...), ma anche cogliendone i punti di oscillazione, gli slittamenti e le ambiguità. La continuazione è analizzata nella sua forma classica, il sequel, nella sua forma per certi versi paradossale, poiché marcia all'indietro invece che avanti, il prequel, e in una terza forma che necessita ancora di essere messa a fuoco e concettualizzata, e che qui va sotto il nome di paraquel o continuazione parallela. Che prendano una direzione o un'altra, che procedano in lungo o in largo, si tratta comunque di strategie che consentono di negoziare con la fine, di dilazionare o revocare l'ultima sequenza, l'ultima parola, l'ultimo fotogramma.