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Nel mondo dell'ippica solo ai grandissimi campioni è concesso di uscire dalle pagine sportive e tecniche per diventare personaggi della società e del costume del loro tempo. In Italia è accaduto nel secondo Dopoguerra per l'imbattuto Ribot e in anni recenti per l'eccezionale trottatore Varenne. Tra le due guerre mondiali, è stato Nearco a entrare nella storia per le sue imprese sportive. Imbattuto in quattordici corse, vincitore del Grand Prix de Paris del 1938, oggi la maggior parte dei campioni in tutti gli ippodromi del mondo ha nelle vene il suo sangue. La sua storia, le sue imprese e la sua discendenza sono raccontate alla luce di oltre tre secoli di epopea del Purosangue Inglese e collocate nell'ambito delle grandi competizioni internazionali e del periodo d'oro dell'ippica italiana, con i suoi protagonisti, i suoi avversari e le vicende del suo creatore: Federico Tesio. Partendo dalle discendenze di sangue, il testo offre un interessante sguardo sulla cura e ricerca che si celano dietro ogni incrocio, mettendo in risalto anche quelle che sono state le personalità dominanti nel panorama ippico mondiale: trainer, fantini, allevatori e allenatori. Grande attenzione è data inoltre alle maggiori competizioni a livello globale, di cui sono tracciate le origini, l'evoluzione nel corso del tempo e i principali vincitori e protagonisti. Il libro è corredato da un'analisi statistica delle principali linee di sangue predominanti e da un'appendice con numerosi dati storici.