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Alla fine del 1968 i Beatles erano troppo occupati a litigare fra loro per poter collaborare, mentre gli Stones erano fermi e nei guai: il rock inglese era in crisi. Heylin ci racconta cosa accadde dopo, e di come sei star Pete Townshend, Ray Davies, Peter Green, Syd Barrett, Nick Drake e David Bowie - viaggiarono fino ai confini della follia, alcuni di loro senza più riuscire a tornare indietro. Tra il 1971 e il 1973 il rock inglese dominava le frequenze radio, e i migliori interpreti di questa fervente scena produssero le loro opere fondamentali, pienamente concepite da entrambi i lati - luminoso e oscuro - di quella che sembrava essere una scossa d'assestamento psichica nell'inconscio collettivo dell'arcipelago britannico. Furono gli anni di alcuni tra gli album più influenti mai registrati: "Muswell Hillbillies" di Ray Davies, "Pink Moon" di Nick Drake, "Ziggy Stardust" e "Aladdin Sane" di David Bowie, "Dark Side Of The Moon" dei Pink Floyd e "Quadrophenia" di Pete Townshend,ognuno dei quali, direttamente o indirettamente, ha come suo tema centrale la pazzia. Prefazione di Riccardo Bertoncelli