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Scrivere la storia dei gioielli equivale a ripercorrere la storia dell'uomo, poiché il gioiello, in quanto ornamento e simbolo di status sociale, compare presso tutti i popoli primitivi e in tutte le regioni della terra. Una panoramica approfondita della produzione di gioielli a partire dai preziosi corredi di ori sumeri, greci, etruschi ed egizi ai sontuosi tesori sciti e fenici dalle complesse lavorazioni a sbalzo e a filigrana, fino alla produzione, ricchissima per forme, oggetti e materiali, della gioielleria bizantina e medievale. Scopriremo così come i "secoli bui" fossero in realtà splendenti di ori, gemme e smalti dai mille colori, per proseguire con il perfezionamento delle tecniche sotto l'impulso dei corredi regali del Cinquecento e del Seicento e contemplare la profusione di gioielli del Settecento, da quelli europei ai sontuosi esemplari mogul indiani. Ma la vera innovazione si verifica nell'Ottocento: nuovi materiali, nuovi stili e soprattutto, per la prima volta, un pubblico più vasto, meno elitario e meno aristocratico. Con l'Art nouveau la gioielleria si fa poi sofisticata, riempiendosi di figure filiformi stilizzate e sinuose. Nella stagione dei pezzi "firmati", grandi artisti come Picasso, Braque, Dali, Man Ray porteranno il gioiello alla dignità di pezzo d'arte e anche il design internazionale si cimenterà originalmente in questo campo, nobilitando con la purezza delle linee il pregio dei materiali.